Non mi era chiaro che si trattasse di una serie horror, l’avevo scelta quasi a caso tra le novità proposte da Netflix che mi ha profilato come serial thriller e che credevo ormai tarata su questo genere. Ciononostante mi ha preso subito, soprattutto per alcuni brevi intermezzi iniziali che lasciavano intuire la presenza di un grave mistero alla base della storia e l’arrivo di qualche morto. La trama si sviluppa in un’isoletta imprecisata di un paese nordico, abitata da poche decine di ferventi cattolici che pregano dalla prima all’ultima puntata, a volte annoiando più di una vera messa. Ci sono episodi un po’ cruenti che si svolgono intorno alla chiesa del paese ma niente di davvero spaventoso come, ad esempio, un matrimonio. L’aspetto più inquietante semmai è che molte delle preghiere che vengono recitate io le conosco ancora a memoria, conseguenza delle cattive frequentazioni in oratorio da bambino. Esperienze che tuttavia mi hanno fatto crescere nella grazia di dio, cioè ateo. Se non fosse per questo, immagino che Netflix mi avrebbe proposto di abbonarmi a Disney+.

Midnight mass
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Commenti
2 risposte a “Midnight mass”
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Ho visto ieri sera la prima puntata. La moria di gatti sul finale mi ha lasciata perplessa e l’isola mi sembra un set abbandonato di un altro film. Ottimizzazione dei costi? E i ragazzini? Sembrano le riserve delle riserve di Stranger Things. Ci sarà un demogorgone , sempre riserva della riserva, che si magna i gatti? Il prete nuovo (quello vecchio era nell’episodio pilota smarrito!) ha un che di Padre Ralph di Uccelli di Rovo, ma ha anche qualcosa di demoniaco, subito cazziato dalla perpetua per aver sbagliato tonaca. E non era il casual Friday. La cassa baule è il vero mistero…sperando che non sia stata messa lì apposta per ingannare gli spettatori salvo poi essere dimenticata dallo sceneggiatore…
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Non ti svelo niente, anche perché mi sembra che hai inquadrato bene la serie. E’ horror e non è male. Dimentica Stranger Things, ricorda padre Ralph…
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