Uno, nessuno e ventitré

Il piccione

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Tramite bookcrossing, mi sono imbattuto casualmente nel secondo romanzo di Patrick Süskind, scrittore noto praticamente solo per “Il profumo”. A me, perlomeno. Non conoscevo questo suo altro libro, come tutti gli altri suoi libri in generale e non lo avrei letto subito se non fosse stato che, il giorno stesso, un amico mi ha raccontato di aver mangiato a pranzo, in un ristorante gourmet, proprio un piccione. Inutile sottolineare che la cosa mi fa ribrezzo ma la coincidenza ho pensato potesse essere un segno, convinto della teoria secondo cui i libri ci chiamano. E così l’ho letto in poche ore. È un romanzo breve, che lo stile di Süskind rende molto scorrevole, nonché curioso e ricco di spunti di riflessione. Il protagonista non è il volatile ma un uomo che, a seguito di un paio di esperienze traumatiche, si è costruito una vita monotona e priva di sorprese, in cui pianifica con precisione la routine quotidiana, evita il più possibile il contatto con altri individui e mantiene la pace interiore rifugiandosi nel monolocale dove abita, il porto sicuro in cui si sente protetto dal mondo esterno. Una mattina, aprendo la porta per recarsi al bagno condiviso del piano, si trova davanti un essere immondo che lo fa rabbrividire: entrato da una finestra aperta, il pennuto ha sporcato dappertutto e sembra guardarlo con un occhio indagatore. Per l’uomo, il piccione rappresenta il caos e l’anarchia che scompiglia le sue abitudini e lo getta nello sconforto. Fugge quindi da casa e, nel tentativo di non perdere l’equilibrio raggiunto dopo tanti anni, si confronta con le proprie paranoie, al punto da sprofondarci dentro, rassegnarsi e meditare addirittura di uccidersi. Toccato il fondo, tuttavia, il delirante flusso di pensieri lo guida verso una nuova consapevolezza, dandogli fiducia. Il piccione, ultimo baluardo delle sue paure, deve essere affrontato e sistemato per bene. Magari a tavola…

Patrick Süskind – Il piccione

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Commenti

18 risposte a “Il piccione”

  1. Avatar Evaporata

    L’ho letto tanti anni fa e mi era piaciuto.

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    1. Avatar Topper Harley

      Pensavo non lo conoscesse nessuno! Non è male in effetti.

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  2. Avatar cate b

    Questi sono i libri che mi piacciono. Me lo procuro.
    Grazie sempre per i suggerimenti.

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    1. Avatar Topper Harley

      Una lettura interessante e anche piuttosto rapida. Grazie a te.

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  3. Avatar marisa salabelle

    Ho letto tanti anni fa Il profumo e credo di essere l’unica persona al mondo a cui non è piaciuto. Le pagine iniziali, che descrivono gli odori (meglio le puzze…) che infestavano case e città nei secoli passati sono molto belle; io però avevo già letto Storia sociale degli odori e quindi pur apprezzando le capacità descrittive ed evocative di Suskind non mi sono meravigliata più di tanto. Il resto del romanzo invece non mi è piaciuto affatto, in genere non amo le storie troppo trucide con dei malvagi assoluti privi del minimo spiraglio di umanità…

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    1. Avatar Topper Harley

      Posso capire che non ti sia piaciuto e questo dimostra appunto che l’autore è stato bravo a farci immergere esattamente nell’ambientazione che ha creato. In generale, è bene che non ci siano libri universalmente apprezzati, il bello della letteratura è proprio questo.

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  4. Avatar diamanta

    Sono una fautrice del bookcrossing e una convinta sostenitrice della teoria: “I libri ci chiamano“.
    (Anzi io sono convinta che anche gli animali e alcune cose ci chiamano).

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    1. Avatar Topper Harley

      Siamo d’accordo su entrambi i punti. Anzi su tutti e tre!

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  5. Avatar coulelavie

    Adoro il concetto di bookcrossing. E ci ho letto anche un sacco di libri interessanti. Solo una regola però va applicata, ovvero è necessario che si rispetti. Uno non deve portarci libri oggettivamente brutti. Perché il bookcrossing non deve diventare una discarica di fregature prese. Se un libro è brutto va mandato al riciclo della carta.

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    1. Avatar Topper Harley

      Anche io, a Roma ormai ho individuato diversi punti di bookcrossing e sono d’accordo con te sulla qualità, anche estetica. In alcuni posti trascurati trovi carta straccia e non parlo di contenuti. In altri invece non hanno accettato i miei libri, in ottimo stato, perché non sufficientemente “nuovi”.

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      1. Avatar coulelavie

        Eh, magari gli ultimi che hai detto sono anche esagerati!

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        1. Avatar Topper Harley

          Infatti, evidentemente c’è abbondanza…

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          1. Avatar coulelavie

            Non è molto in spirito con l’iniziativa il concetto di respingere dei libri se non sono perfetti.

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            1. Avatar Topper Harley

              Sono d’accordo. Io però li prendo lo stesso, anche se non vogliono i miei.

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  6. Avatar
    Anonimo

    Ammetto di essere anche io una dei quelle che non ha amato IL PROFUMO di Suskind, per quanto non sia riuscita a staccarmi da quel libro….ancora lo ricordo, dopo tanti anni. Suskind è uno di quegli autori che non si prestano alle mezze misure: o lo ami, o lo odi. E ti disturba sempre.

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    1. Avatar Topper Harley

      Comunque è libro che resta e lascia tracce, non solo di profumo. Di Süskind onestamente ho letto solo questi due libri, per cui non saprei come catalogarlo. Entrambi però mi sono piaciuti.

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  7. Avatar mariannapuntog

    che bellissimo blog che hai, Uno, nessuno e ventitré sta per gli anni?^^

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    1. Avatar Topper Harley

      Ah ah, magari! Ventitré è solo un numero che mi porto dietro, proprio sul blog c’è una sezione apposita… per riderci su. Grazie per i complimenti!

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