
A conferma della teoria secondo la quale i libri ci chiamano, ho trovato questo volume tra gli scaffali della mia libreria preferita a Palermo dopo che, solo qualche giorno prima, lo avevo messo nella lista dei desideri. Quando torno nel capoluogo siciliano, più o meno ogni due o tre mesi, mi piace leggere qualche romanzo di un autore locale o ambientato in città, in modo da assaporare meglio le pagine e immedesimarmi nei luoghi che conosco fin da bambino. Motivo per cui il libro di Paasilinna, buon’anima, non era proprio previsto. Incredibile averlo beccato casualmente tra migliaia di volumi senza che lo cercassi. Ancora più incredibile è il fatto che, trattandosi di un romanzo finlandese, sviluppato in Finlandia, con protagonisti finlandesi, sia presente un personaggio chiave della trama, il quale è… di Palermo! Il libro mi ha chiamato. Di Paasilinna avevo letto, una vita fa, soltanto quel gioiellino di Piccoli suicidi tra amici. Mi ha fatto piacere ritrovare il suo sarcasmo e la sua capacità di rendere verosimili vicende al limite dell’assurdo. Aadam e Eeva non sono il primo uomo e la prima donna ma i primi umani a costruire un mondo nuovo, dove un’invenzione rivoluzionaria, nel caso specifico una potentissima e indistruttibile batteria, grande quanto un pacchetto di sigarette, viene utilizzata per il bene dell’umanità e non per la ricchezza di pochi. L’inventore è Aadam, squattrinato sognatore che non si dà mai per vinto e Eeva è la donna arguta che gli offrirà i mezzi per creare una società globale ad energia pulita, libera dal petrolio e dai suoi sfruttatori. Entrambi, per la verità, diventeranno ultramilionari, si adopereranno però per aiutare su vari fronti chi è in difficoltà e si opporranno all’impiego delle super-batterie per fini bellici e diversi dal benessere della collettività. Chiaramente, i potenti storceranno il naso. E il finale imprevisto lo farà storcere a qualcun altro. Una lettura da spiaggia, leggera, tutto sommato positiva in un momento storico in cui purtroppo la tutela dell’ambiente è l’ultimo dei problemi del pianeta.
Arto Paasilinna – Aadam ed Eeva




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