
Divertente commedia horror, appena uscita su Prime Video, con un Kevin Bacon in gran forma che, come il vino, più invecchia e più è buono, anche se il suo personaggio di buono non ha molto. È infatti un cacciatore di taglie che, dopo essere stato sgozzato al primo episodio, si ritrova tra le grinfie del diavolo, perché in vita sua non ha commesso solo buone azioni, anzi si porta dietro una terribile colpa. Il diavolo gli offre una seconda possibilità, a patto che lavori per lui eliminando i demoni fuggiti dall’inferno, i quali hanno trovato un varco da quelle parti e tramano qualcosa di losco. Attraverso un sistema piramidale di “dipendenti” umani, il diavolo, che comunque non si vede mai, lo ingaggia di volta in volta tramite un fax in cui gli viene comunicato di quale demone dovrà occuparsi. E Hub, questo il suo nome, se ne occupa bene, almeno finché i casini che ha combinato non vengono a galla. Otto episodi di puro intrattenimento che mantengono sempre un ritmo vivace, chiaramente per gli amanti del genere, dato che le scene cruente non mancano mai. Kevin Bacon se la spassa: ha prodotto la serie, ha preso in mano la chitarra e, da bravo musicista (mi pare abbia una band country o folk o tutte e due), si è divertito a suonare e a cantare, a suonarle e a cantarle. Alla fine prova pure a fregare il diavolo. Non si sa se ci riesce, lo svelerà la seconda stagione. Nell’attesa, qualche demone, interiore magari, si può sempre farlo fuori.




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