
Un uomo modesto, una moglie ingenua, un’amante fredda e calcolatrice. Un’assicurazione sulla vita. E un omicidio mascherato da incidente per riscuoterla. Le cose però non vanno come previsto, non per tutti almeno. Sicuramente non per il lettore, che può intuire il finale sorprendente senza tuttavia perdere il gusto di leggere un noir diabolico ed efficace, caratterizzato da atmosfere cupe come la nebbia che costantemente avvolge la Parigi in cui è ambientato. Lo stesso protagonista ne viene inghiottito e ci sprofonda dentro, un po’ per il senso di colpa, un po’ per gli eventi che lo sconvolgono: sicuro di aver ucciso la moglie, comincerà ad impazzire quando segnali inequivocabili gli faranno dubitare che lei sia morta. O che lui sia vivo. Troverà un rimedio e rimetterà le cose a posto, facendo contenti tutti. Più o meno. Perché le ultime righe regaleranno un ulteriore colpo di scena, a dimostrare che i diabolici alla fine sono Boileau e Narcejac, i geniali autori ormai scomparsi. O forse no.
Pierre Boileau, Thomas Narcejac – I diabolici




Scrivi una risposta a I miei libri del 2024 – Topper Harley Cancella risposta