
Duecento anni dopo una guerra nucleare che ha distrutto il pianeta, l’umanità è divisa tra chi vive in enormi e comodi bunker antiatomici sotterranei e chi (e cosa) sopravvive in superficie attraverso radiazioni, contaminazioni, mutazioni, fame, sete, cazzi, mazzi. E piccole guerre che non hanno smesso di essere combattute. Quando uno dei rifugiati viene rapito da un gruppo di predoni venuti da fuori, la figlia si avventura all’esterno per riportarlo a casa: affronterà la vita lì fuori e capirà di essere cresciuta in una favola più falsa degli influencer di Instagram. Favola che oltretutto nasconde verità storiche sconvolgenti. Due strani personaggi, un ragazzo nato nel nuovo mondo che non ha mai conosciuto la civiltà e un ghoul dal passato tormentato, incroceranno la sua strada e scopriranno di aver tutti un obiettivo comune. Questo è solo il preambolo di una serie spassosa dai tanti risvolti, con trame e sottotrame che non mi interessa sapere quanto abbiano preso spunto dal videogioco da cui è tratta. Non ho mai giocato a Fallout, sono un nerd di vecchia generazione, ma non importa. Senza alcun bisogno di conoscerne la genesi, le otto puntate scorrono piacevolmente su Prime Video, mischiando azione, avventura, commedia, dramma, fantascienza e sana violenza. Puro divertimento, senza joypad né console. E una seconda stagione che arriverà sicuramente prima della prossima apocalisse.




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