“Uno strano genere di delitti” è il sottotitolo di questa commedia nera di Prime Video di otto puntate in cui due donne detective, una equilibrata e una sciroccata, coadiuvate da due poliziotti improbabili, cercano di risolvere una caterva di omicidi che si susseguono in una cittadina della Tasmania, Deadloch appunto. Le due indagano e interagiscono con gli abitanti, alquanto bizzarri, in situazioni paradossali nelle quali un serial killer si muove nell’ombra, beccato alla fine quasi per esclusione, visto che tutti i personaggi o vengono ammazzati o vengono fermati e poi scagionati da un alibi. I morti sono solo uomini e i sospettati solo donne. E’ infatti una serie dai connotati femminili e femministi, infarcita di black humor e dialoghi assurdi ma intelligenti, dove l’indagine sembra un pretesto per sottolineare, in chiave ironica, tematiche sociali quali la misoginia, la presunzione degli uomini e l’affermazione di donne anticonformiste in una comunità tradizionalista. L’identità dell’assassino/a viene svelata nei minuti finali dell’ultimo episodio e passa in secondo piano perché, nel frattempo, i cittadini coinvolti hanno avuto modo di trovare la propria strada e appaiono meno assurdi mentre lo spettatore si è perso nell’indagine intricata ma si divertito.