Negli anni ’70 Daisy Jones & The Six si trovavano all’apice del successo. Erano il più famoso gruppo rock al mondo e spopolavano non soltanto per la musica che proponevano ma anche per l’alchimia tra i componenti della band, soprattutto tra Daisy, vocalist bellissima, talentuosa e matta e Billy Dunne, frontman de The Six, affascinante e tormentato. Il libro racconta, sotto forma di interviste, la loro incredibile ascesa, dalle prove nel garage di casa fino alla notorietà planetaria, attraverso le strade che i diversi componenti hanno percorso insieme. Si parla di sesso, droga e rock ‘n’ roll, di amore, versi e poesia, di viaggi on the road, amicizia, crisi, incontri e scontri. Una storia formidabile che si sviluppa attraverso le parole e le note delle loro canzoni, riportate alla fine del libro. Una storia totalmente inventata che però potrebbe appartenere a tanti personaggi realmente esistiti, tipo – si dice – i Fleetwood Mac. Una storia monca, perché ciò che tutti si aspettano che succeda non succede e perché il gruppo, anche per questo, si scioglie improvvisamente dando l’addio definitivo alle scene senza che nessuno, prima di questo reportage, ne conoscesse i motivi. Prime Video ne ha tratto una serie TV, dando vita a canzoni mai ascoltate e un volto a Daisy: per me due buoni motivi per buttarvi un occhio. O più di uno. Nella speranza che lo schermo riproponga fedelmente la finzione del romanzo.

Taylor Jenkins Reid – Daisy Jones & The Six