
E’ tornato Baricco, al romanzo e dalla malattia, e l’ho trovato in forma, paraculo come sempre e spietato come pochi quando deve impacchettare una storia che in sé non avrebbe nulla da dire ma che, raccontata da lui, si fa ascoltare. Non si legge un romanzo di Baricco, si legge Baricco, qualsiasi cosa scriva. Può piacere o non piacere o anche stufare, non ci sono però dubbi sulla sua abilità di colpire con le parole, tra maestria e delicatezza, e di affondare con i silenzi, che non si possono leggere eppure si sentono, tra le righe. Maledetto. In questo western un po’ onirico e un po’ crudele, anche Abel è abile a colpire, con la pistola. Non sbaglia un colpo. E se pure lo sbagliasse, non importerebbe a nessuno. Non è lui il protagonista.
Alessandro Baricco – Abel




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