Uno, nessuno e ventitré

La sottile linea scura

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Non è il miglior romanzo di Lansdale, almeno non tra quelli che ho letto, ma lo stile è sempre il suo e resta affascinante. Qui non c’è una storia che si dipana attraverso i protagonisti, c’è un protagonista che cresce attraverso una storia, un ragazzino non abbastanza grande da capire come funziona il mondo, nello specifico quello del Texas degli anni ’50 dove il razzismo è piuttosto radicato e la violenza di Lansdale piuttosto plausibile. Ho avvertito la mancanza di un vero cattivo cui tifare contro mentre invece resta una costante la presenza di una bellezza femminile a cui vorrei dare un volto. La trama incespica in qualche escamotage di troppo per giustificare certi eventi, tutto sommato però fila liscia in modo soddisfacente.

Quando una lettura è così potente da isolarmi dalla gente che in metro non smette di parlare e di sfiorarmi, vuol dire che ha funzionato e che l’ho scelta bene. E con Lansdale è davvero facile.

Joe R. Lansdale – La sottile linea scura

Commenti

4 risposte a “La sottile linea scura”

  1. Avatar romolo giacani

    Io lo adoro. Uno dei romanzi di formazione più belli in assoluto

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    1. Avatar Topper Harley

      Non lo avrei mai detto… Io mi aspettavo più un noir, forse per questo non l’ho considerato tra i migliori. Ma è pur sempre una gran bella lettura.

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        1. Avatar Topper Harley

          Piano piano leggerò tutte le sue opere!

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