Si tratta sostanzialmente di una raccolta di parole e modi di dire, in dialetto, che Camilleri recupera dalla propria memoria, descrivendo gli aneddoti da cui sono nati o particolari episodi a cui sono legati. I paragrafetti sono disposti in ordine alfabetico ma, come scrive lo stesso autore, solamente per agevolare la lettura. Lettura che risulta simpatica e a volte tenera come ogni esperienza personale raccontata da Camilleri anche se, rispetto ad altre sue opere, non mi ha particolarmente entusiasmato.
Andrea Camilleri – Il gioco della mosca
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