Uno, nessuno e ventitré

Il sospetto

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Il commissario Bärlach, già protagonista de “Il giudice e il suo boia“, gravemente malato e vicino alla pensione, durante la degenza nella clinica in cui è ricoverato, leggendo una rivista si imbatte nella vecchia foto di un ufficiale nazista mentre opera, cioè tortura, un prigioniero senza anestesia. L’amico medico con il quale Bärlach sta chiacchierando sembra riconoscere in quella foto un suo collega, uno stimato chirurgo che ora dirige una struttura di lusso per pazienti facoltosi, ma non ne è convinto, anche perché i fatti e la storia personale del presunto criminale non combaciano. Il sospetto tuttavia si è già insinuato in Bärlach che, per indagare, decide di farsi ricoverare proprio nella clinica dell’indiziato. In un’atmosfera opprimente e inquietante, inizia così un gioco delle parti in cui regna l’ambiguità: i personaggi non sono mai completamente trasparenti, i dialoghi sono misurati, le rivelazioni graduali. Il commissario capisce presto con chi ha a che fare ma, viste le sue condizioni, deve muoversi con cautela, soprattutto per la propria incolumità. Anche il chirurgo tuttavia ha intuito chi si trova davanti e, per non essere smascherato pubblicamente, progetta di eliminarlo, come del resto continua a fare con i suoi ricchi clienti. Tutto ciò, nelle varie fasi della storia, è condito da uno scambio di persona, da un nano malefico, da un’infermiera lobotomizzata, da un sopravvissuto. Dürrenmatt non delude, si conferma un maestro del giallo, anche se questo è più un thriller. La tensione si mantiene costante fino all’ultimo, quando il sospetto è ormai bello che andato, trasformato in lotta a colpi di ansia e dubbi sulla sopravvivenza. Bärlach, in particolare, non si saprà mai che fine abbia fatto: gli restava poco da vivere e credo non ci siano altri romanzi in cui compare. In ogni caso, come molti di noi, non vedrà mai la pensione.

Friedrich Dürrenmatt – Il sospetto

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Commenti

2 risposte a “Il sospetto”

  1. Avatar Nemesys

    Sembrerebbe una trama molto accattivante. In passato avevo letto un libro inerente 8o commissario Bärlach, non ricordo il titolo ma ricordo che era un racconto più genere gialli che thriller. Buona giornata 😘

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    1. Avatar Topper Harley

      Come ho scritto, è sicuramente “Il giudice e il suo boia”, l’unico altro romanzo in cui compare Bärlach. Entrambi belli. Buona giornata!

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