
Ambientata nell’immenso parco nazionale di Yosemite, Untamed è una serie thriller, appena uscita su Netflix, che sfrutta il paesaggio magnifico per dare enfasi a qualsiasi inquadratura, anche la più banale. Inizia con due scalatori appesi alle corde che, arrivati quasi alla vetta di una parete verticale, si vedono piombare addosso una ragazza. Morta. O forse no, nel senso che non è chiaro se fosse viva o già cadavere prima di sfracellarsi sulle rocce. Un agente federale tormentato da un terribile passato (ti pareva) si interessa al caso. Non sapevo che l’FBI sovrintendesse anche ai parchi. Lui lavora lì in pianta stabile da anni, conosce bene la zona, è fuggito dalla città ed è Eric Bana, interprete tra gli altri del primo Hulk al cinema e di Ettore in Troy, ucciso da Brad Achille Pitt. Attore sottovalutato, probabilmente perché ha una sola espressione e nessuno lo ha mai visto ridere, si ritrova spesso in ruoli da macho dal cuore tenero. Nel cast c’è anche Sam Neill, il signor Jurassic Park che, sin dall’inizio, mi ha fatto interrogare sulla sua presenza nella trama: quando un nome altisonante viene affiancato al protagonista con una parte marginale, c’è sempre puzza di bruciato. Tuttavia, la storia è intrigante. La ricerca dell’identità della ragazza, nonché della verità sul suo decesso, porterà a scavare nel torbido e a scovare indizi uno dopo l’altro, centellinati ad arte dagli sceneggiatori, fino a comporre un puzzle nemmeno troppo intricato. Quando la vicenda sembra conclusa e manca ancora un episodio e mezzo alla fine, nuovi dettagli riaccendono le luci con diversi colpi di scena, più o meno prevedibili. Mai però come i momenti, troppi e più che prevedibili, in cui un personaggio è spacciato e, puntualmente, dal nulla, ne arriva un altro a salvargli la vita, facendo apparire Yosemite come un giardinetto di quartiere, vista la tempestività dei soccorsi. Piccole pecche che al massimo danneggiano il parco ma non la struttura narrativa. La frescura del verde e della natura che fuoriesce dallo schermo poi, in confronto all’afa che lo circonda, ha dato una bella boccata d’aria al piattume delle serie di questo periodo, senza la minaccia di una seconda stagione.




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