Un weekend allungato sfruttando il lunedì del 2 giugno per gironzolare nei dintorni di Grosseto. Abbiamo preso un piccolo appartamento a Polveraia, una località fuori dal mondo con quattro case e qualche decina di residenti, senza nemmeno un baretto. L’ideale per starsene in pace. Da lì, in auto, siamo andati a zonzo tra curve e colline, per visitare borghi e località scelte a caso sulla cartina: Campagnatico, Montorgiali, Montorsaio e Scansano. Brevissima tappa a Grosseto, giusto per raccontare ai posteri di averla vista e ultimo giorno al mare di Capalbio, con passeggiatina finale e aperitivo in paese, prima di affrontare il traffico del rientro.
Campagnatico
Borgo stupendo che abbiamo visitato la domenica mattina, quando per strada non c’era anima viva. Ma c’era il sole e mi ha permesso di scattare qualche foto decente prima di sciogliermi.










Montorgiali
Altro piccolo borgo che abbiamo attraversato la mattina per fare due passi e ritrovato la sera per fare un aperitivo. In questo paesino di 150 abitanti esiste infatti un locale, La bottega di Alberto, che funge da bar, alimentari, bistrot, ristorantino, ritrovo e confessionale. Non so come faccia a campare. I proprietari, Alberto e Luca, sono simpatici e cordiali, impossibile non scambiare due chiacchiere con loro, ridendo e scherzando. Anche perché non c’è molto altro da fare. A pochi metri, abbiamo poi cenato in un vero ristorante. Si chiama La Locanda di Torquato, un posto storico – a quanto ho capito – che ha riaperto da pochi mesi con una nuova gestione. Il titolare sarà un ottimo chef ma purtroppo si è dimostrato un manager mediocre: cibo buono da un lato, servizio scarso e attese infinite dall’altro. In compenso, tra mille scuse per i disservizi, ci ha fatto uno sconto di ben 3 euro.





Montorsaio
Toccata e fuga. Perché era ora di pranzo, avevamo fame e in zona l’unico ristorante aperto, deserto, non ci ha fatto una buona impressione. Soprattutto, non aveva alternative per chi, come me, non mangia praticamente carne.


Scansano
Il paese non ha bisogno di presentazioni, non fosse altro per aver conferito la denominazione al Morellino di Scansano, rosso DOCG conosciuto dappertutto. Borgo con tanti negozietti e locali per mangiare e bere un bicchiere. O anche due o tre. Lungo la strada principale, l’una di fronte all’altra, sorgono due enoteche gestite dalla stessa famiglia. Una si occupa dei vini rossi, l’altra dei bianchi. Entrambe offrono degustazioni gratuite e naturalmente non ce le siamo fatte scappare. Siamo usciti allegrotti, dopo aver acquistato tre ottime bottiglie che apriremo quando, io e Ale festeggeremo qualcosa. Tipo un tramonto sulla spiaggia. Perché ogni occasione è buona, nel bere o nel mare.






Grosseto
Negozi chiusi e locali senza clienti. OK, era domenica e forse la gente era altrove. Non volevamo stare troppo in una città e, nonostante fossimo praticamente soli, siamo andati via abbastanza presto. Giusto il tempo di scattare due foto.


Capalbio
Borgo medievale meraviglioso, anche questo senza bisogno di presentazioni. Perdersi tra le sue stradine, osservando scorci e botteghe, case e vicoli, è stato rilassante, anche se il sole era coperto. Passeggiata utile per evitare il grosso del traffico che si stava accumulando per rientrare a Roma. L’aperitivo a buffet con vino rosso è stato ancora più utile.













La casa a Polveraia
Abbiamo dormito nella casa di un pittore che, dopo averla ristrutturata, l’ha arredata con i suoi quadri e una marea di oggetti trasformati in piccole opere d’arte. Tanti colori e totale tranquillità.





Insomma, è stato un bel weekend, il primo di un’estate che tarda ad arrivare. Ho potuto fare un bagno al mare. Ho camminato, mangiato e bevuto. Ho guidato troppo ma era previsto. Ogni tanto è necessario. Specialmente se la compagnia è capace di riempire i vuoti.




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