
Non ho mai visto per intero le otto stagioni di Dexter ma mi è capitato di guardarne a suo tempo qualche puntata random, finché mi sono appassionato e non me ne sono perse più. Original Sin è il prequel di quelle otto stagioni. Dexter è un ventenne acuto e intelligente ma imbranato, che vive con il padre detective e la sorella incasinata. Il padre conosce le sue pulsioni da omicida e lo ha già istruito affinché sfoghi i suoi istinti seguendo il codice: diventerà il Dexter che conosciamo, un serial killer che uccide solo assassini della peggior specie. La serie, su Paramount+, racconta due storie parallele della sua evoluzione: una è il filone principale, la crescita del giovane Dex che entra nella Scientifica e, indagando per vie traverse, compie le sue prime “buone” azioni; l’altra riguarda i flashback del padre che spiegano come il Dexter bambino, dopo uno shock terribile, sia diventato un giustiziere. La trama si dimostra ben strutturata, presente e passato si incastrano perfettamente e a loro volta si collegano in modo sensato al Dexter adulto e a tutto il contesto delle vecchie stagioni. L’attore che lo interpreta è azzeccato, forse più del noto predecessore. Nel cast ci sono anche un redivivo Christian Slater nel ruolo del padre e un Patrick Dempsey nel ruolo secondario, e quindi sospetto, del capo della Omicidi. Gli sceneggiatori sono stati bravi, hanno seminato spunti per altre stagioni che sicuramente arriveranno. Del resto, questo nuovo capitolo non si discosta dai precedenti, potrebbe andare avanti per anni e Dexter è il killer che tutti vorremmo essere o, quanto meno, l’amico psicopatico che tutti vorremmo avere.




Commenti?