Il presidente degli Stati Uniti viene trovato morto nella sua camera da letto. Purtroppo, solo nella finzione di una serie TV su Disney+. Gli agenti al suo servizio si mobilitano per capire cosa sia successo ma, da subito, si intuisce che qualcosa non torna e questo vale sia per chi sta investigando sia per chi, davanti ad uno schermo, sta guardando. Tipo me. Sembra davvero tutto troppo finto. E lo è. In genere, il grande colpo di scena è riservato al finale della storia, per stupire e chiudere la faccenda. Qua invece, tramite un accurato dosaggio di suspense, già nella prima puntata viene rivelata una verità sorprendente, uno scenario che stravolge completamente il punto di vista di ciò che poteva sembrare un semplice thriller politico. Gli episodi si sviluppano sugli eventi che ruotano intorno all’omicidio perché sì, il presidente è stato assassinato, ma il delitto in sé diventa pian piano un avvenimento abbastanza marginale. Morto un presidente se ne fa un altro. A prendere il sopravvento sono piuttosto le circostanze che hanno portato alla sorpresa iniziale, raccontate sul piano temporale del passato quando, tra le altre cose, uno scienziato aveva previsto il collasso del pianeta e nessuno lo aveva preso sul serio. Siamo ai limiti della fantascienza, tutto quello che accade resta però assolutamente plausibile. E ben costruito. Bravi tutti, a partire dagli sceneggiatori, fino al music supervisor, il tizio che sceglie la colonna sonora. Successo garantito e altre stagioni in produzione, che arriveranno chissà quando. Nel frattempo, spero che quella cosa del presidente diventi realtà.