


Keanu Reeves ha scritto un fumetto. Un graphic novel, per la precisione. Non un’autobiografia o un romanzo messo a punto da un ghost writer su cui attaccare il nome e spacciarlo per proprio, ma un’opera ideata e scritta personalmente con il supporto – quello sì – di un team di autori e disegnatori esperti. Pare che la lampadina gli si sia accesa qualche anno fa, durante le riprese di John Wick. E’ stata lanciata una campagna di crowdfunding che ha raccolto la cifra record di circa 1,5 milioni di dollari e quella che era un’idea è diventata realtà. Un fumetto che, al lancio del primo numero, ha venduto – altro record – non so quante centinaia di migliaia di copie.
BRZRKR sta per berserker, una sorta di élite di brutali guerrieri realmente esistiti nel mondo germanico, quindi intorno all’anno 1000, che in battaglia diventavano furie sanguinarie, qualcuno dice anche a causa di qualche sostanza stupefacente. Il berserker di Keanu Reeves, fatto a sua immagine e somiglianza, è un guerriero immortale che vaga per il mondo da 80.000 anni, combattendo guerre nell’impossibilità di vivere in pace e di legarsi a cose e persone. Assetato di sangue, è posseduto da una rabbia incontrollabile e ha un solo desiderio: avere la possibilità di morire. Non è che vuole morire, vuole semplicemente poterselo permettere. Così, nel presente, viene impiegato dal governo USA in rischiose missioni, a patto di poter ricevere in cambio, con gli studi e la tecnologia, risposte sul proprio passato. Affinché possa sapere come è nato e come potrà morire. Le vicende di BRZRKR sono di una violenza inaudita ma, oserei dire, onesta, nel senso che servono a caratterizzare il personaggio. C’è un inizio e c’è una fine, nel rispetto della storia che Keanu aveva in mente e che, dopo l’enorme successo, ha scatenato una sfilza di progetti paralleli per cavalcare l’onda. Netflix si è già accaparrata i diritti per un film (con protagonista, chiaramente, lo stesso Keanu Reeves) e una serie, a quanto pare, animata. In Italia, i dodici numeri del fumetto, sono usciti raccolti in tre albi. Un quarto albo, con nuovi disegnatori, racconta due delle infinite storie immaginabili sul personaggio ed altre sicuramente ne seguiranno. E io sono pronto a seguire loro. Al di là del genere, che può piacere o non piacere, devo dire che si tratta di un’opera di grande qualità. I testi sono brevi ma con diverse chicche. I disegni fantastici, arricchiti da svariate tavole di artisti di varie provenienza e nazionalità che si sono divertiti a rappresentare la figura di BRZRKR, ognuno col proprio stile. Inutile sottolineare che, se non ci fosse stata la firma di Keanu Reeves, io non sarei qua a scriverne e BRZRKR non sarebbe mai morto.
Keanu Reeves, Matt Kindt, Ron Garney, Bill Crabtree – BRZRKR




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