Uno, nessuno e ventitré

Libreria Hyunam-dong

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Entro in libreria, mi serve qualcosa da leggere, ho tre minuti ché fuori mi aspettano, prendo in mano questo, pago ed esco. Due giorni dopo ho finito di leggerlo. Un romanzo che è anche un saggio di vita, un romanzo saggio, gentile, molto curato, trecento e più pagine senza una vera e propria trama, eppure ricche di storie. La principale è quella di una donna sensibile e tenace che, stressata (per non dire scoppiata) da una vita frenetica in cui, tra studi e lavoro, non si è mai risparmiata, decide di mollare tutto, marito compreso, per realizzare il suo sogno di aprire una libreria, un caffè letterario per la precisione. Non è una sprovveduta, non le interessa fare soldi e sa che probabilmente la sua attività non supererà i due anni, ma non desidera altro, se non diventare una persona migliore facendo ciò che le piace. Stando attenta a mantenere il ritrovato equilibrio e non farsi sopraffare dalle esigenze che il nuovo lavoro comporta e che la riporterebbero indietro. Lungo la strada o meglio, dentro la libreria, incontra persone che, come lei, cercano qualcosa, chi un futuro, chi un qualche stimolo, chi una via di fuga. Personaggi stravaganti nella loro semplicità, che qui da noi potrebbero sembrare delle caricature e che invece a Seoul appaiono ordinari. Forse troppo. E per questo in difficoltà a muoversi in una società che corre, pretende e non aspetta nessuno. I libri, il caffè, l’ambiente accogliente della libreria, il confronto costruttivo tra i clienti abituali e soprattutto i ritmi lenti e fuori dal mondo daranno ad ognuno di loro l’opportunità di fare passi avanti nella direzione che decidono di voler prendere. Tutto ciò però è riduttivo perché la lettura (del libro sì, ma anche in generale, nella vita) offre continuamente spunti di riflessione, in cui spesso è impossibile non ritrovarsi. L’autrice, dopo aver pubblicato diversi saggi, è al primo romanzo e ha fatto il botto. Non a caso l’ho chiamato romanzo saggio, al suo interno le perle sono tante. Al punto che anch’io ho quasi pensato di aprire una libreria. Quasi. Subito dopo l’ultima pagina, sono stato capace soltanto di aprire il panettone.

Bo-Reum Hwang – Libreria Hyunam-dong

Commenti

4 risposte a “Libreria Hyunam-dong”

  1. Avatar
    Anonimo

    Lory

    Potrebbe essere un’idea! Peccato però che le librerie stanno scomparendo a poco a poco…..

    Un anno ricco di storie, le tue e quelle che troverai, ciao!

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    1. Avatar Topper Harley

      Non sarei proprio in grado di gestire un’attività del genere, chiuderei dopo un mese…
      L’augurio vale anche per te!

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  2. Avatar apheniti

    Mi hai appena dato uno spunto per l’ultimo regalo di Natale che mi mancava..

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    1. Avatar Topper Harley

      Oh, che bello. Mi fa molto piacere!

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