
Dopo Follia, bellissimo, mi ero ripromesso di andare a cercare qualche altra opera interessante di McGrath. Casualmente mi sono imbattuto in questo Trauma e devo dire che non sono stato molto fortunato. Nulla da eccepire sullo stile narrativo, sempre efficace, ma la lettura non mi ha appassionato granché. La parte del declino del protagonista verso la depressione, ossia metà libro, mi è sembrata da un lato poco convincente, dall’altro eccessivamente prolissa, a causa delle continue digressioni da manuale di psichiatria dell’autore che, da quanto ho appreso, caratterizzano un po’ tutti i suoi romanzi. E poi, il tanto agognato trauma che, pagina dopo pagina, ci si aspetta di scoprire per trovare la luce in fondo al tunnel, alla fine non è così rivelatorio. Il colpo di scena lascia quasi indifferenti e forse depressi. Chiude però una storia tutto sommato lineare. Avrei preferito qualcosa di più scioccante: una botta di adrenalina, una botta in testa o al cuore, invece è stata solo una botta e via, bella e già archiviata.
Patrick McGrath – Trauma




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