
Mi mancano gli aggettivi per elogiare questa serie che ho finito di vedere qualche settimana fa (non su Disney+ ma in streaming piratesco) e di cui non so ancora bene cosa scrivere. Capolavoro è un termine abusato ma per Shōgun è pertinente. Epica e imponente, ambientata nel Giappone del XVII secolo, mischia superbamente storia e cultura, azione e avventura, suspense e sentimento, senza trascurare nessun dettaglio. Dieci episodi che raccontano le trame legate al Consiglio dei cinque reggenti, cinque signori feudali incaricati dall’imperatore, in punto di morte, di governare fino alla maggiore età del figlio erede. Uno di questi in particolare mira a diventare Shōgun, la figura più importante dopo l’imperatore, capo militare e diplomatico, protettore del Paese e non si fa scrupoli ad usare ogni mezzo per raggiungere il suo scopo. La minaccia più grande per lui è un altro potente signore, abilissimo stratega, saggio e rispettato, che invece non ha ambizioni se non quella di seguire le ultime volontà dell’imperatore. Un marinaio inglese, che con il suo equipaggio in cerca di fortuna si spinge fino alle coste del Giappone, dopo essere stato catturato giocherà un ruolo importante nello scacchiere politico sul quale si affrontano i due signori: la sua conoscenza del mondo occidentale e della polvere da sparo, il suo essere protestante quando in Giappone il cattolicesimo sta dilagando nonché il suo spirito combattivo e senza regole, totalmente opposto al rispetto e al senso dell’onore giapponesi, lo porteranno a diventare una figura determinante nelle lotte interne al consiglio. Dal canto suo, il marinaio resterà colpito dalle usanze, dalla disciplina, dalle tradizioni dei suoi ospiti, cercando capire come muoversi per tornare libero. C’è molto altro in realtà. Dalla fotografia alle ambientazioni, dalla recitazione ai dialoghi, la serie è un omaggio impeccabile ad uno scorcio di storia del Giappone. Con grande dispiego di mezzi e soldi immagino, la produzione ha svolto un lavoro eccellente dove non viene tralasciato nulla. Perfino il finale scioccante lascia aperta quella bocca che era rimasta aperta per lo stupore sin dalla primissima scena. Spero non ci sia un seguito, potrebbe non essere all’altezza. Oltretutto ho esaurito le parole.




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