
Avevo letto il romanzo e mi era piaciuto abbastanza da convincermi a guardare la serie, tra l’altro ben pubblicizzata da Prime Video che me l’aveva fatta conoscere prima di sapere dell’esistenza del libro. Come sempre accade, la trasposizione non è fedele all’originale ma almeno stavolta è rimasta coerente. La storia parla di una band che, negli anni ’70, dal nulla raggiunge il successo planetario. All’apice della fama però il gruppo si scioglie all’improvviso senza un motivo apparente. Anni dopo, sotto forma di interviste ai protagonisti, viene ricostruita l’intera vicenda che, come nel romanzo, regala colpi di scena nel finale. Il fulcro è il rapporto tra il frontman e leader della band Billy e la bellissima e trasgressiva Daisy (Riley Keough, segni particolari: nipote di Elvis) che si unisce al gruppo portandolo in cima al mondo. I due competono, si amano, si odiano e si completano ma non si prendono, soprattutto perché Billy è sposato ed ama Camila (Camila Morrone, segni particolari: ex di DiCaprio) con cui ha fatto anche una figlia e per le quali ha deciso di eliminare alcol, droghe ed eccessi dalla sua vita. Al contrario di Daisy che è un diavolo tentatore e ha un gran talento, non solo artistico. Storie complementari e non meno importanti all’interno del gruppo, insieme a gelosie e tradimenti, porteranno ogni cosa allo sfascio. Il romanzo è probabilmente più intenso, tuttavia poter dare un volto ai personaggi ha il suo perché. Così come dare melodia e volume alle canzoni che nel libro sono solo scritte. Lasciamo stare che fanno schifo ma, insomma, ci hanno provato. In definitiva, si tratta comunque di una buona serie. E tra Daisy e Camila, entrambe stupende, pure io scelgo Camila che nel libro è più tosta e onesta di quanto l’abbiano fatta apparire sullo schermo. Ed è più bella. Bravo Billy.




Commenti?