
Pièce teatrale, magistralmente adattata per il cinema da Roman Polanski con il titolo Carnage, che porta in scena l’ipocrisia delle buone maniere e la falsità del vivere tra persone civili. La storia si svolge nell’appartamento di una coppia il cui il bambino è stato colpito con un bastone dal figlio di un’altra coppia, invitata a casa per concordare insieme come risolvere l’episodio. Dopo uno scambio di convenevoli, i toni si fanno sempre più accesi fino a mettere in risalto frustrazioni e fragilità dei quattro personaggi, incastrati in una vita che non procede secondo le aspettative. Avrei decine di conoscenti che potrebbero interpretare i protagonisti, accasati, benestanti, con figli e devoti al dio del massacro, l’entità che alberga in ognuno di noi e ci fa venir voglia, ad ogni minimo intoppo, ma anche senza intoppi, di vomitare sul prossimo la nostra rabbia nella convinzione di essere migliori. Sono ateo, non credo in nessun dio, se questo esistesse però pregherei affinché doni la pace eterna ad ognuno di loro.
Yasmina Reza – Il dio del massacro




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