
Il libro mi è stato regalato da un amico prima di sederci al pub per una birra. Non avrei potuto immaginare una cornice migliore per un pensiero del genere. Un libro è un regalo fantastico ma certe volte più di altre. Anche perché le birre sono poi diventate due, forse tre e pure gli amici al tavolo si sono moltiplicati, era la sera dei saluti prima di partire per le vacanze. Non ci siamo ubriacati e non sto divagando perché questo piccolo saggio racconta proprio come l’alcol, sin dalle origini dell’uomo, abbia rappresentato occasione di incontro e aggregazione e sia sempre stato al centro della civiltà, antica e moderna. E’ una lettura ad alto tasso di ironia da leggere responsabilmente in cui l’autore racconta, attraverso aneddoti simpatici e ai limiti dell’assurdo (ma ampiamente documentati), come vino, birra, whiskey, gin, vodka e compagnia bella, abbiano caratterizzato, seguito e a volte anche determinato i cambiamenti e gli sviluppi della società in tutto il mondo fino ai giorni nostri. E questo ad ogni livello di assunzione, che fosse un brindisi per suggellare un patto o una sbronza collettiva per festeggiare una divinità. Ed è così anche oggi, non riesco ad immaginare un luogo o un evento dove l’alcol non sia di compagnia. E spesso è anche più piacevole della compagnia stessa.
Mark Forsyth – Breve storia dell’ubriachezza




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