E’ pur sempre Ammaniti, con il suo stile scorrevole, ironico, profondo e leggero al tempo stesso, piacevole insomma, ma qualcosa nella trama non convince del tutto. La vita intima della donna più bella del mondo, moglie del primo ministro, ex modella e madre di una bambina rischia di diventare un tantino meno intima a causa di un video porno girato da giovane, in un’età in cui ogni cosa era possibile. Le paranoie sull’eventuale diffusione del video la obbligano a riflettere sulle sue scelte, sugli episodi che l’hanno segnata, sulle strade che l’hanno portata ad essere la donna che non vuole essere. Ed è qui che mi aspettavo qualcosa di più dal buon Niccolò: la paura di quel che potrebbe accadere, le azioni che ne conseguono, i piccoli cambiamenti nell’atteggiamento sembrano frutto del caso più che di una specifica volontà della protagonista. Non ho trovato una storia che racconta di come lei sia riuscita ad affermarsi quanto piuttosto di come ne sia uscita indenne, con un po’ di polso e un po’ di culo. Il romanzo comunque si legge con una curiosità crescente pagina dopo pagina, soprattutto perché si vuole capire se i timori legati al video siano fondati. Il finale avrebbe meritato qualche pagina invece di poche righe, a conferma che l’obiettivo dell’autore era diverso e cioè fare in modo che più di ogni altro personaggio fosse il lettore a voler spulciare, in maniera quasi morbosa, la vita intima della donna.
Niccolò Ammaniti – La vita intima
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