
Non c’è bisogno di avere confidenza né con la filosofia né con il rugby e neppure con i libri per apprezzare un volumetto davvero interessante, che si legge facilmente e trasuda passione. Senza dubbio l’ho scelto perché amo questo sport, forse il gioco di squadra per eccellenza, nobile e pulito come pochi, privo di individualismi e pieno di rispetto e tradizione. Ma lo consiglierei anche a chi ama il calcio, giusto per fare qualche paragone. E’ diviso in tre tempi e racconta, nel primo, la mentalità e la storia che hanno alimentato e continuano a far crescere il rugby in tutto il mondo; nel secondo, il rapporto che i paesi più rappresentativi, dagli All Blacks a… – ebbene sì – l’Italia, hanno con la palla ovale dentro e fuori dal campo; nel terzo tempo l’autore, già al pub con una pinta in mano, cita brevemente temi marginali ma non meno importanti e approcci al rugby di paesi “minori” che ammette necessiterebbero di ulteriori approfondimenti. Non si tratta affatto di una lettura pallosa, risulta perfino divertente quando descrive aneddoti, partite e personaggi passati alla storia di cui sono andato a cercare i video in rete. In vista dell’imminente Sei Nazioni 2023, mi ha dato una spinta per comprare i biglietti delle partite dell’Italia. E una cassa di birra.
Fabio Malvaso – Filosofia del Rugby
Se vuoi…