Un’opera mostruosa in tutti i sensi, sia per la lunghezza (oltre 350 pagine difficili da leggere nonostante si tratti di un graphic novel) sia per la complessità di certi dettagli nei dialoghi e nei disegni, non certo facilitati dalla tecnica con pennino e china, comunque magistrale. La trama, che spazia dal dramma familiare alle atrocità naziste e dal thriller al paranormale, non sarebbe nemmeno troppo intricata se l’autore non avesse deciso di farla muovere su linee temporali che a tratti si accavallano, con un eccesso di parole e frasi spesso noiose e ridondanti. Per non parlare della violenza esagerata e inutile, ai fini del racconto, di alcune scene marginali. Una violenza che generalmente mi piace e fa effetto ma che qui si autocompiace senza senso. Ci sono momenti toccanti, momenti drammatici e momenti in cui abbandonare la lettura sembra un’ottima idea. Questo alternarsi di emozioni tuttavia riesce a tenere in piedi un mattone che altrimenti avrebbe tenuto in piedi il tavolino del soggiorno e che regala l’emozione più grande quando l’ultima pagina ne suggella la fine.
Barry Windsor-Smith – Mostri
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