Jim Thompson è un maestro del noir, tantissimi scrittori sono in debito con lui e sicuramente anche non pochi registi e sceneggiatori. Probabilmente pure qualche assassino. Sono certo che, prima di morire (a meno che questo non succeda entro pochi giorni), leggerò tutti i suoi libri, così come quelli di Lansdale, uno dei miei autori preferiti, che a Thompson deve tanto. Lo sceriffo protagonista di questa storia, con il suo linguaggio e la sua logica soprattutto, è una di quelle figure abili a conquistare la fiducia sia degli altri personaggi sia del lettore. E il lettore, esattamente come avviene dentro il romanzo, fa fatica ad abbandonare l’idea che si è fatto di lui, continua ad apprezzarlo perfino quando si scopre essere un bastardo. Questa è l’abilità di Thompson. Lo scrittore che riesce a fregare il lettore è un ottimo scrittore. Peccato che il finale sembri un po’ lasciato in sospeso o forse sono io a non essere un ottimo lettore ed a non averlo apprezzato.
Jim Thompson – Colpo di spugna
Se vuoi…