Davanti allo scaffale dei fumetti non cercavo niente in particolare ma sapevo che non sarei uscito a mani vuote. Infatti tra le mani mi sono ritrovato questo “mattone”, che mi ha colpito perché uno, è un manga, non un fumetto; due, è ambientato in Giappone dove sono stato due volte e di cui quindi ho percepito l’odore; tre, l’autore, che non conoscevo, da una veloce ricerca sul cellulare è risultato essere un mangaka apprezzatissimo.
I disegni, dettagliati e puliti, descrivono bene la vita e la cultura del Giappone e la storia, che all’inizio sembra banale, diventa via via accattivante, curiosa, si mantiene profonda pur essendo narrata con uno stile leggero, quasi poetico. In pratica, conquista e quel mattone, che all’apparenza sembrava ci volesse chissà quanto per finirlo, improvvisamente, finisce. A conferma dell’ineluttabilità del tempo.
Jirō Taniguchi – Quartieri lontani
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