Questa canadese, che non è una tenda, la Atwood intendo, scrive proprio bene. Volevo conoscerla leggendo “Il racconto dell’ancella”, forse il suo romanzo più famoso, ma mi sono ritrovato prima tra le mani “Fantasie di stupro” e sono caduto nella trappola dell’editore: il titolo è fuorviante, appartiene ad uno dei racconti del libro ed è fuorviante pure per il racconto; il libro, tutto, non ha niente di intrigante, curioso o morboso. Solo una o due storie hanno catturato la mia attenzione, il resto non vedevo l’ora che finisse.
Margaret Atwood – Fantasie di stupro
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