“Il procuratore della Giudea” è il libricino che il protagonista del romanzo “Il soffio della valanga” porta sempre con sé, tirandolo fuori dalla tasca quando ha bisogno di riflettere. E’ stato così, leggendone in un altro libro, che ho saputo di questo racconto di Anatole France e, spinto dalla curiosità, non ho tardato a recuperarlo. E’ un dialogo tra due vecchi amici, uno dei quali è Ponzio Pilato, che non parlano di calcio e donne ma si confrontano con approccio diverso su aspetti della civiltà romana e sui trascorsi di entrambi in Giudea. Numerosi spunti e filosofie contrapposte si alternano pagina dopo pagina, con la traduzione e il commento chiarificatore di Leonardo Sciascia, fino alle parole conclusive del buon Ponzio che lasciano a bocca aperta, con le quali afferma di non ricordarsi di un certo Gesù Nazareno, dando un taglio alla storia. Nel vero senso del termine.
Anatole France – Il procuratore della Giudea
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