La figura del diavolo mi affascina e questo è il motivo per cui ho iniziato a leggere il libro senza sapere minimamente di cosa parlasse. Mi sono però fidato di Ballard, uno psicopatico dal quale ci si può aspettare di tutto. E infatti, pur restando un po’ la trama abbastanza prevedibile (sin dall’inizio si intuisce che ogni cosa andrà a puttane), i personaggi ben delineati catturano il lettore (e nel romanzo anche altro) e l’ambientazione sull’isola tropicale stimola l’immaginazione. Scoprire o, meglio, avere conferma che il diavolo alla fine è l’uomo dà un tocco di vita alla narrazione e il lettore stesso a quel punto spera che ogni cosa effettivamente vada a puttane.
J. G. Ballard – Il paradiso del diavolo
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