
Una storia di puro spionaggio, una trama complicata, infiltrati, doppiogiochisti, bugie e ricatti, agguati, sparatorie, crisi internazionali e qualche inevitabile morto sono gli ingredienti di questa serie avvincente, trovata su Paramount+, con protagonisti Michael Fassbender e un ritrovato Richard Gere. Un agente sotto copertura da anni in Etiopia viene richiamato improvvisamente alla base di Londra ed è costretto ad interrompere il legame che aveva con una donna del posto, mentendole. L’Agenzia per cui lavora infatti è un dipartimento della CIA che addestra le spie e le spedisce sul campo per lunghe missioni con biglietto di sola andata. Tornato a casa, deve innanzitutto riambientarsi, perché fatica ad abbandonare la sua identità fasulla. Inoltre, deve subito affrontare il caso di un agente scomparso in Bielorussia, destreggiandosi tra colleghi, capi e psicologi dei quali deve riacquistare la piena fiducia. Nel frattempo, si accavallano altre situazioni e sottotrame: una nuova recluta deve affrontare la difficile formazione prima di guadagnarsi una bella missione in Iran e, soprattutto, l’amante etiope del protagonista, chissà perché, si presenta pure lei a Londra con i servizi segreti al seguito. Intrighi e complicazioni abbondano e a volte non si capisce chi sono i buoni e chi sono i cattivi, ammesso che si possano distinguere. La produzione, per regia e sceneggiatura, tuttavia è eccellente e perfino io sono riuscito a seguire ogni episodio senza incasinarmi, nonostante i depistaggi e i continui colpi di scena. Ma potrei mentire.




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