Tag: Lego
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L’uomo delle castagne
Miniserie danese, di soli sei episodi e di puro intrattenimento, che fa parte di quel filone di thriller nordici tratti da romanzi di successo in cui Netflix sguazza perché difficilmente deludono, anche se non aggiungono niente di nuovo al “già visto”. L’azione è ridotta al minimo ma la tensione è sempre alta, soprattutto per merito…
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La lotta contro i miei fantasmi
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Ci voleva lui
Nella scatola c’era tutto. C’erano le nostre polaroid insieme, le più significative dalla scorsa estate a ieri, che ci ricordano quanto tempo sia passato, pochi giorni o anni a seconda dei punti di vista. C’era il braccialetto che farà compagnia agli tre sul mio polso, di quelli che indosso ogni giorno e non dimentico mai.…
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Cercare e pensare son due cose diverse
Non ho smesso di pensarti, vorrei tanto dirtelo. Vorrei scriverti che mi piacerebbe tornare, che mi manchi e che ti penso. Ma non ti cerco. Non ti scrivo neppure ciao. Non so come stai. E mi manca saperlo. Hai progetti? Hai sorriso oggi? Cos’hai sognato? Esci? Dove vai? Hai dei sogni? Hai mangiato? Mi piacerebbe…
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Legosofia
Da appassionato di Lego, quando ad una fiera del libro l’occhio mi è caduto sul titolo, non ho potuto non comprare questo volumetto con l’intento di leggerlo subito. Così è stato ed effettivamente le prime pagine mi sono sembrate entusiasmanti, ricche di riflessioni sulla filosofia dei mattoncini a cui non sarei arrivato. Poi però qualcosa…
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Casa dolce casa
Ne avevo già scritto una volta (qui: Quella cosa del vivere da soli che non mi riesce tanto bene) e spesso affronto l’argomento con diversi spunti quando parlo delle mie abitudini. Pensavo di aver esaurito i quesiti, di aver trovato risposte esaustive e invece no, tra le mura domestiche non si finisce mai di imparare. Mi aiuta l’avere una mamma,…
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Di vuoti da riempire e altre sciocchezze
Amo la pizza, persino surgelata in caso di emergenza. Adoro i formaggi che, a differenza del latte, cerco di evitare. Sempre che non si tratti della mozzarella di bufala, per la quale potrei morire. E così per il salame, la mortadella, la bresaola. Il salmone. Il pesce, tutto. Le patatine fritte. Le arancine, al femminile. Il pane,…
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Quell’essere un po’ bambini
Avevo circa quindici anni e abitavo in un condominio enorme. La famiglia del piano di sotto era formata da un papà, una mamma e cinque figli maschi con cui non sono mai andato d’accordo, anche se qualche scambio di giocattoli, pacificamente e dopo lunghe contrattazioni, lo abbiamo portato a termine. Ricordo ancora una sera in cui ho…
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Il piacere di finire le cose
C’è un’immagine di me stesso che in questo periodo mi rappresenta più di tutte le altre. E no, non è una di quelle che mi ritrae di spalle, bensì il fotogramma in cui la mia faccia beata sorride quando, la notte, mi butto sul letto per godermi qualche ora di meritato riposo. Se non fosse per…
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Nessuno tocchi gli Arcade Fire
Ho così tante storie da raccontare su quest’ultima settimana che non saprei da dove iniziare. Vorrei scrivere di Amsterdam, da cui sono tornato solo pochi giorni fa ma mi sembra trascorsa un’epoca, visto che nel frattempo ho assistito al fantastico show dei Rolling Stones per il quale spenderei fiumi di parole (cit. Jalisse). E non posso parlare degli…
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La mia Scozia
Torni da un viaggio e per qualche giorno, forse più di qualche, diciamo quindici, ti ritrovi a ripensare con un po’ di nostalgia a tutto ciò che di bello ti ha colpito ma anche a quelle cose che, pur non avendoti entusiasmato, sono rimaste impresse nel tuo album dei ricordi per un motivo o per…
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