24 agosto 2011
Triacastela. Mi sono rimesso in linea con il programma. Sono a circa 130 km da Santiago e tutto procede bene. Siamo partiti intorno alle 6.30 oggi. Prima parte tutta in salita e la sheep si rompe pure. Stiamo bene ma camminiamo tranquilli. Perdiamo un po’ troppo tempo ovunque, del resto siamo pure abbastanza stanchi. Quasi al termine della salita ci fermiamo ad un bar e, quando arriviamo, tutti i ciclisti che ci avevano superato e avevano visto Marie applaudono. Marie non ha voluto aiuto in quella salita, sinora non l’abbiamo mai aiutata a spingere la sheep. A volte mostra debolezza, in fin dei conti ha solo 21 anni. Boris è un grande, davvero in gamba, aiuta lei ma dà sempre un’occhiata a tutto per assicurarsi che le cose procedano bene. Simone è con noi sempre.
Ad O Cebreiro incontriamo Damian, spagnolo e Julian, francese. Damian lo conosco di vista sin dal giorno in cui mi sono mosso da Roncisvalle, cammina tanto, come me. Si uniscono al gruppo. Ne mancano due per fare Biancaneve e i sette nani. Ci fermiamo a mangiare poco più avanti, anche perché la sheep si blocca di nuovo, la soluzione tampone di Boris non ha retto. Il Cammino è anche questo. E lo stesso Cammino vuole che, a pochi metri da dove si è rotta la sheep, ci sia un meccanico. Grazie a Balthasar il problema è risolto. Mangiamo e perdiamo un sacco di altro tempo. Il Cammino è anche (non ricordo se prima o dopo pranzo) un signore che incrociamo (ci raggiunge) e ci dà il ciucciotto di Charlotte senza averci mai incontrato prima. Lei lo aveva perso, lui lo ha trovato e, appena ci ha visto, ci ha fermato per darcelo. Marie ha ricambiato con una barretta.
Arriviamo a Triacastela tardi, intorno alle 20.00. Incontro un amico di Gionata che ci dice che tutti gli albergue sono al completo. Mentre Boris e Simone fanno la spesa per la cena, Damian va a controllare negli albergue più avanti. Troverà posto, una camera da otto che riempiremo in sei, più due altre signore. La cena fredda è perfetta: pane, salumi, olive, pasta. Ci divertiamo nonostante la stanchezza. Dopo cena rispondo ad una mail di papà, era da qualche giorno che non davo notizie. Scrivo pure due righe sul blog. A letto crollo. Con tutta la musica, Simone che russa e la piccola che si sveglia, dormo bene.
Se vuoi…