14 agosto 2011
E Burgos fu. Ho dormito bene, sono uscito prima delle 6.30 e arrivato all’albergue poco dopo le 13.00. La tappa non era faticosa ma brutta. Ormai riesco a tenere un buon passo, l’importante è viaggiare almeno sui 4 km/h. Dopo l’ultimo paese pensavo di dover attraversare 10 km di sentieri con il nulla, invece ero già alla periferia di Burgos e i 10 km erano la distanza dalla cattedrale. Probabilmente si potevano prendere due strade. Io ho preso questa e alla fine, anche se mancava ancora qualche chilometro, sono stato contento quando ho realizzato che ero a Burgos.
La città è bellissima, il centro molto vivo e la cattedrale impressionante. Essendo arrivato presto, dopo un riposino, sono andato a fare un giro. Ho incontrato Lidia e un milanese già visto a Santo Domingo. Qui in albergue invece ho trovato i francesi, che mi fanno sempre festa, e Jesus e Carmen. Carmen mi pare abbia finito.
Ho comprato un bicchierino di Burgos. Non ho molto altro da dire. L’albergue è enorme e ben organizzato, non poteva essere altrimenti. C’è quella ragazza toscana che mi ritrovo sempre intorno che stasera mi ha presentato una fisioterapista. Questa ha visto il ginocchio e ha parlato di artrosi e non so cos’altro. Dice che tra qualche anno ne risentirò. Boh. Adesso me lo tengo così, non ho molto da fare. Ho mangiato e bevuto ancora tanto. Credo sarò l’unico pellegrino della storia a non aver perso peso al termine del Cammino. lEi è con me, ho ricevuto anche un suo SMS, vorrei stesse serena senza di me, non mi pare lo sia.
Domani Catrojeriz. Ci provo, sono 40 km. Ho curato un po’ le vesciche, vanno sempre meglio ma non sono ancora guarite. Ho perso l’unghia dell’altro mignolino. Ormai non so che dire. I piedi sono disintegrati, l’importante ora è che funzionino. Guariranno.
Mandata mail a casa. Dai miei non ho notizie da quando sono partito ma sono sicuro che va tutto bene. Sono le 21.00. Vado a letto, spero mi facciano dormire.
Se vuoi…