28 agosto 2011

Di questa giornata ricordo soprattutto le emozioni. Partiamo intorno alle 6.00, dobbiamo fare una ventina di chilometri, forse meno. Marie vuole andare veloce. Si ferma e non capisco cosa dice, così vado avanti con Simone, Boris resta con lei. Io e Simone siamo velocissimi, superiamo tutti. Io però voglio camminare con Marie, così lascio andare Simone e mi fermo ad aspettarla. Quando arriva è contenta di vedermi. Camminiamo accanto spingendo la pecora. Avanziamo in allegria senza troppa fatica. La giornata è perfetta. Simone è avanti, lo troveremo a Santiago.

Dell’arrivo a Santiago non voglio scrivere molto. L’emozione è stata fortissima. Siamo arrivati insieme, io, Boris e Marie ma ognuno con la testa piena dei propri pensieri. Ho gettato per terra lo zaino e il bastone e mi sono seduto di fronte alla cattedrale, a fissarla con gli occhi lucidi ripensando a cosa avevo vissuto. Il bastone l’ho poi lasciato all’entrata, non ne ho saputo più nulla.

Il diario finisce qui. Avrei tanto da scrivere su quell’ultimo giorno, su Marie e gli altri, su quello che ho vissuto finché non sono tornato a casa. Preferisco però lasciare tutto ai ricordi che saranno sempre vivi in me.

Sono arrivato a Santiago ma il Cammino non finisce qui, non finirà mai.


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Commenti

4 risposte a “O Pedrouzo – Santiago de Compostela”

  1. Avatar Lory
    Lory

    Accipicchia, viaggio e ricordi straordinari immagino, chapeau per il coraggio!
    Conosco questo percorso solo grazie a un film tra l’altro davvero bello. 👋

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    1. Avatar Topper Harley

      Grazie! È stata un’esperienza indimenticabile ma non ci è voluto coraggio, solo voglia di scoprire…

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  2. Avatar Lory
    Lory

    Non ne sono convinta, non è solo questo, scusa se mi permetto e magari sbaglio, mi è parsa una ‘fuga’, allontanarti per ritrovarti…..la solitudine e gli ostacoli di un percorso così lungo avrebbero potuto scoraggiare chiunque, sai tra il dire e il fare…..evidentemente quello che io chiamo coraggio per te è semplicemente una componente naturale. Hai scritto di un percorso che ha avuto risvolti interessanti in particolare l’incontro con Marie che nessuna pellicola avrebbe saputo raccontare così bene. Ci credo che è stata un’esperienza indimenticabile 👍

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    1. Avatar Topper Harley

      Be’, non l’ho mai considerata una fuga ma soltanto un’esperienza che volevo fare, senza sapere dove mi avrebbe portato. Poi sì, ho trovato risposte a domande che non mi ero posto, ho provato emozioni nuove, ho affrontato le difficoltà. E questo sicuramente significa trovare un po’ se stessi. Sono partito da solo ma non sono mai stato solo e Marie è stata una parte importantissima del cammino. Grazie per le tue parole.

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