23 agosto 2011
Adesso siamo in quattro (+1). E’ bello vedere che si è creato un gruppo unito che avanza compatto e allegro. Oggi io sono Melchiorre (in inglese suona meglio, Melchior), Simone è Balthasar e Boris è Caspar. Marie è Marie. La guarda chiunque. Molti la fermano per farle una foto, la prendiamo in giro per questo. Non so nemmeno quali percorsi stiamo facendo, procediamo vicino la strada perché è più semplice per la sheep. Marie, come ieri, non vuole aiuto nemmeno nei tratti più difficili. Proprio ieri però, per due volte, per due piccole cose, mi ha chiesto aiuto. Dimenticavo… Ieri ha scritto una cosa in tedesco sulla mia Moleskine, come io avevo scritto sulla sua agenda. Era contenta e curiosa. Chissà se capirò mai cosa ha scritto. Altra cosa: il templare a Manjarín, mezzo pazzo. Posto carino, alla fine non è altro che un piccolo business. Gestito dall’ultimo templare…
Con Marie ci chiediamo spesso se stiamo bene e ci scambiamo sorrisi. E’ una strana cosa ma non può essere fraintesa. E’ il Cammino che rende tutto speciale. Boris è simpaticissimo, la mattina cantiamo pure. Questo gruppo mi tiene di buon umore, sarebbe bello arrivare tutti insieme a Santiago. Da domani avrò solo cinque giorni.
Ci fermiamo a Villafranca del Bierzo, distrutti. Serve una pausa prima degli ultimi 10 km. Marie mi chiede un abbraccio. Corriamo. Arriviamo a Trabadelo senza che me ne accorga. Marie prepara la cena per il gruppo. L’albergue municipale non ha niente di speciale ma i servizi funzionano. La doccia è una favola. Abbiamo una camera da quattro. Sono tutte così, credo. Anche le vesciche vanno bene, vediamo cosa succede domani. Sono meno di 200 km ormai.
Se vuoi…